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Le competenze per la ripartenza

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Le competenze per la ripartenza

[/movedo_title][vc_column_text text_style=”leader-text” css=”.vc_custom_1623681598269{background-color: #ffffff !important;}”]Creare nuova e buona occupazione. In particolare, i profili professionali necessari alla ricostruzione, capaci di leggere il mondo di domani e, quindi, di affrontare da subito le sfide che abbiamo davanti. Per arrivare a realizzare un futuro diverso, centrato su sviluppo sostenibile, innovazione, reti sociali allargate. Farlo per il Paese, partendo dall’Emilia-Romagna, dove si è investito sulla Data Valley e un ecosistema della conoscenza fra i principali in Europa.

E’ l’obiettivo del Ministero del Lavoro e della Politiche sociali e della Regione Emilia-Romagna, oggetto del protocollo d’intesa firmato oggi a Bologna, nella sede della Regione, dal ministro Andrea Orlando e dal presidente Stefano Bonaccini.Firma Protocollo Ministro Orlando, presidente Bonaccini – 3- 07/06/2021

L’intesa avvia una stretta collaborazione per aumentare e migliorare le capacità di intervento sul mercato del lavoro per i settori produttivi ad elevata specializzazione nel contesto regionale, con la prospettiva di farne pratiche efficaci da estendere al territorio nazionale. Fra Ministero e Regione si punta quindi a definire e condividere modalità e strumenti innovativi per formare nuove competenze e accompagnare le persone verso un’occupazione stabile, soprattutto i giovani e le donne, in particolare nei settori dei Big Data, del supercalcolo – High Performance Computing – e della transizione ecologica.

L’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna comprende 10 Tecnopoli della ricerca, con 20 sedi territoriali, 84 laboratori della Rete Alta Tecnologia, incubatori e fab-lab. Oltre al Tecnopolo di Bologna, pochi giorni fa visitato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, dove troveranno sede le principali istituzioni scientifiche nazionali e internazionali, soggetti impegnati nel campo della ricerca, dell’innovazione tecnologica e di filiera. Ma soprattutto, al Tecnopolo verranno installati supercomputer che porteranno ad avere qui il 20% della capacità di supercalcolo europea e l’80% di quella italiana. A cominciare dal Data Centre del Centro Europeo per le Previsioni Metereologiche a Medio Termine, il cui trasloco da Reading, in Gran Bretagna, è prossimo, e Leonardo, la macchina europea High Performance Computing nell’ambito della EuroHPC-Joint Undertaking Europea.[/vc_column_text][movedo_empty_space height_multiplier=”2x”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]

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