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I segreti per un buon curriculum: i consigli di un HR

[vc_row font_color=”#000000″][vc_column font_color=”#000000″][movedo_title heading_tag=”h2″ heading=”h1″ increase_heading=”140″ custom_font_family=”custom-font-1″]I segreti per un buon curriculum: i consigli di un HR[/movedo_title][vc_column_text text_style=”leader-text” css=”.vc_custom_1664957039566{background-color: #ffffff !important;}”]Dieci Group è una società di ricerca e selezione di personale, il nostro impegno è anche quello di costruire cultura sul tema delle risorse umane. Questo articolo ha lo scopo di evidenziare quali siano gli errori da non commettere quando si costruisce il proprio curriculum e quando si sostiene un colloquio.

Quando siamo alla ricerca di una nuova opportunità il nostro curriculum è il nostro “biglietto da visita”, attraverso cui cerchiamo di veicolare il nostro valore al recruiter ed all’azienda. Saper produrre un buon curriculum e sostenere un colloquio in maniera corretta possono fare tutta la differenza nell’iter di selezione.Un HR in media riceve 40/50 curriculum al giorno la maggior parte dei quali sono per ruoli e selezioni differenti. Il processo di screening, cioè di prima selezione dei profili sulla base della visualizzazione del curriculum, dura da un minimo di 10 ad un massimo di 30 secondi. Il recruiter, basandosi sugli elementi della job, scorre i profili per individuare chi è in linea e chi non lo è.Per questo è molto importante che il curriculum sia costruito in modo tale da avere un sintesi di tutti gli elementi principali semplice da visualizzare.

Questo naturalmente non significa che, se il curriculum è costruito in maniera diversa, si verrà scartati a priori. Tuttavia il processo di screening sarà più complesso ed il recruiter potrebbe anche non riuscire a ricostruire correttamente l’esperienza del candidato, andando ad inficiare sulla selezione.

Qui di seguito proverò a riassumere quali siano gli elementi fondamentali per un buon curriculum, indicando le sezioni che vanno inserite:

  • LA FOTO: in alto DEVE essere presente una foto, non perché l’HR selezioni sulla base dei caratteri estetici ma perché questo gli consente di visualizzare il candidato mentre ne scorre il profilo. Per il candidato questo è un vantaggio, una foto chiara e professionale assicurerà di essere ricordati. La foto deve essere limpida e professionale: non vanno bene foto ritagliate, foto scure, foto in situazioni quotidiane (ad esempio in spiaggia). Una foto con sfondo bianco e volto in primo piano sarà sufficiente. Semplicità e professionalità sono le parole chiave.
  • I DATI ANAGRAFICI: la sezione sui dati personali viene spesso sottovalutata e invece è molto importante per l’HR a fini selettivi. Indicare data di nascita, residenza e domicilio qualora sia diverso, indirizzo mail, numero di telefono e possesso di patente ed auto. Questi sono gli elementi che devono essere inseriti, altre indicazioni sono superflue. Età, residenza e disponibilità di un auto sono elementi chiave per valutare se il candidato sia idoneo o meno per quella specifica selezione.
  • FORMAZIONE ED ISTRUZIONE: qui è importante inserire l’istruzione più importante ricevuta, non è necessario indicare l’intero percorso scolastico. Laurea, laddove conseguita, o corsi di alta formazione specifici. Anche gli attestati ricevuti in seguito alla frequenza di corsi specifici vanno indicati, naturalmente in relazione al ruolo che si ricopre ed alla posizione per la quale ci si sta candidando.
  • ESPERIENZE PROFESSIONALI: Qui vanno riassunte le esperienze professionali principali, se la carriera è stata lunga basteranno le ultime quattro. E’ molto importante indicare la data di inizio e di fine del rapporto di lavoro, l’azienda ed il ruolo ricoperto.

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Dopodichè andrà inserita una breve descrizione del ruolo, indicando mansioni e responsabilità. Questo aiuterà l’HR ad individuare velocemente se l’esperienza del candidato è in linea con il ruolo ricercato dal cliente. Un stesso ruolo può avere anche differenti denominazioni, ciò che fa la differenza è capire di cosa si occupi concretamente il candidato. In questo modo anche il candidato potrà essere indirizzato dall’HR verso un’azienda che sia realmente in linea con le sue abilità e competenze.

Queste sono le sezioni principali che devono essere inserite in un curriculum, anche l’ordine può far fede a questo schema. Un semplice documento Word così strutturato sarà sufficiente e garantirà al candidato di essere notato tra i molteplici cv e potenzialmente anche contattato.

Non occorre costruire un cv più esteso perché tutti questi elementi verranno poi approfonditi e raccontati in sede di colloquio, cercare di inserire questo racconto già nel documento è controproducente.

 

  • IL COLLOQUIO: il colloquio è uno spazio dedicato all’approfondimento, la risorsa è già potenzialmente in linea con la job, l’obiettivo è quindi entrare nel dettaglio delle mansioni e delle competenze per il match definitivo. La parola d’ordine è autenticità, il candidato dovrà raccontarsi in trasparenza, senza tralasciare la professionalità. Autenticità però non vuol dire informalità: è un colloquio, l’intento è valutativo da ambo le parti, non è una chiacchierata. Andrà svolto in un luogo idoneo, se impossibilitati a svolgerlo a casa andrà scelto un contesto silenzioso, riparato, cercando il più possibile di ricreare l’habitat di un ufficio. Giardini, bar, mezzi pubblici, strade non vanno bene primariamente perché impediscono all’HR il corretto svolgimento della selezione.

Come dicevo, il colloquio serve per valutare da entrambi i fronti, sono ben accette tutte le domande che possano aiutare il candidato a capire se l’azienda sia in linea con la sua ricerca e viceversa.

Se, in seguito al colloquio, ci si rende conto di non essere interessati all’incarico è bene farlo presente all’HR, senza timore. Una candidatura inoltrata a vuoto ad un cliente è uno svantaggio per l’HR ma anche per il candidato che potrebbe non essere contattato per future collaborazioni più in linea con la sua ricerca.

 

Professionalità, autenticità e trasparenza sono i presupposti chiave per un buon iter di selezione, l’obiettivo dell’HR è far incontrare il candidato e l’azienda, non perseguire meramente gli interessi del cliente.

Sostenere una buona selezione è un’occasione![/vc_column_text][movedo_empty_space height_multiplier=”2x”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]

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